RECENSIONE: SHADOWBLACK. IL FUORILEGGE

Buongiorno a tutti! Come state? E come procedono le vostre letture? Io al momento non posso lamentarmi delle mie, anche perché sono riuscita a districarmi dai tre libri che avevo in lettura e ho riportato le cose alla normalità. Il problema è che non sapevo mai quale libro riprendere, perché mi sentivo in colpa verso gli altri due... lo so, non c'è il caso di commentare! ;P
In ogni caso oggi sono qua con una nuova recensione e la cosa è davvero degna di nota, evviva! Il punto è che ne ho un sacco arretrate ma, invece di recuperare quelle mi sono messa al pc per scriverne una del libro che ho appena terminato... ma è comunque una recensione no??

TITOLO: Shadowblack. Il fuorilegge

AUTORE: Sebastien De Castell

SERIE: Spellslinger #1

TRAMA: Il sedicesimo compleanno di Kellen si avvicina e con esso il momento in cui dovrà affrontare il suo primo duello e cominciare le quattro prove che lo faranno diventare un mago. C'è solo un insignificante, trascurabile problema: Kellen non ha magia. La disfatta sembra ormai inevitabile, quando una straniera arriva in città e lo sfida a prendere un diverso cammino. La donna appartiene al misterioso popolo Argosi, viaggiatori che vivono del proprio ingegno e custodi di grandi segreti racchiusi nelle loro carte. Ferius Parfax è pericolosa e imprevedibile, ma potrebbe essere l'unica speranza di Kellen...

Questo autore per me è diventato una garanzia. All'estero è famoso per un'altra serie, The Greatcoats, di cui ho letto, e amato, il primo volume: Traitor's Blade (e se cliccate sul titolo verrete rimandati alla mia recensione), ma qui da noi hanno deciso di iniziare con la sua serie più nuova. La prima è un dark fantasy, anche se non proprio canonico, per un target più adulto, mentre questa seconda serie ha un target più giovane, ma non crediate che per questo sia tutta rosa e fiori, anzi! Il nostro autore è decisamente crudele con i suoi personaggi.

Inizio col parlarvi delle cose che non mi sono piaciute, e che sono sostanzialmente due, una decisamente meno grave, su cui ho chiuso un occhio quasi subito, l'altra invece è il motivo per cui, anche se a livello di stelline e little chtulhu ho arrotondato il voto a 4, in realtà il mio voto rimane 3.75 e non un bel 4.5: la crudeltà sugli animali. E' una cosa di cui proprio non mi piace leggere e anche se lui per me è stato bravissimo e il libro mi è piaciuto tanto, su questa cosa non sono disposta a chiudere un occhio. (E poi, crudeltà sugli animali in un libro "per ragazzi"??? Ma dai!). 
Mentre la cosa meno grave è data un cliché del genere letterario: in questo caso gli adulti non ascoltano proprio il personaggio quando parla, nel senso che proprio non lo calcolano "ma certo, eri traumatizzato e credi di aver visto, ma tanto io sono un adulto e so meglio di te cosa è successo anche se ero a miglia di distanza. Lascia fare". E' un atteggiamento che mi manda il sangue al cervello, ma capisco anche che se è diventato un cliché un motivo ci sarà pure, e ammeto che la cosa non ha pesato sulla lettura, anche se mi ha causato un'irritazione temporanea.

Ma le cose positive di questo libro sono veramente tante! Innanzitutto Kellen, il nostro protagonista, mi è piaciuto davvero tanto, ed è un personaggio che cresce molto durante l'evolversi della storia, ed è una cosa che ho apprezzato immensamente. La sua evoluzione è graduale, e noi vediamo il nostro "eroe" diventare adulto davanti ai nostri occhi. E poi è un furfante a cui non è possibile affezionarsi (è anche vero che io ho un debole per questo genere di personaggi, quei personaggi che potrebbero essere dei veri "artisti della truffa" per capirci meglio).
Ma gli altri personaggi non sono da meno! Ferius Parfax è altrettanto interessante, ma il suo nome per me rimane impossibile, prima di riuscire a scriverlo giusto lo devo rileggere almeno tre volte... davvero, ci ho provato ma è più forte di me! Ma impedimenti miei a parte, lei è un altro personaggio degno di nota, e il plot twist che la riguarda non me lo sarei mai aspettato, e adoro quando un autore riesce a sorprendermi (soprattutto se lo fa non in maniera traumatica).
E poi ci sono lo zio di Kellen e Reichis sono altri due personaggi che vi rimarranno nel cuore. Ah, dimenticavo, Reichis è un feliscoiattolo, ma mi rifiuto di dirvi di più su di lui, quindi se siete curiosi non vi resta che leggere il libro, e sì, lo so, sono crudele... ma fidatevi, mai quanto De Castell!!!. 
E tra Reichis e Ferius qualche risata è assicurata!

E poi l'autore è riuscito a fare una cosa che ha quasi dell'impossibile: il suo world-building è abbastanza buono, non è eccelso e non è uno dei migliori (quello dell'altra serie è su un altro livello), ma per il genere di libro e il numero di pagine direi che se la cava egregiamente! Però la società che lui crea non mi è piaciuta per niente... ok, è difficile da spiegare ma non è una cosa complicata: lui fa bene il suo lavoro, ma la società che crea non è una bella società, direi che nessuno vorrebbe ritrovarsi a vivere lì, pur non essendo una società particolarmente crudele o povera o vessata da nemici in particolare, quindi lui la caratterizza veramente bene, fa il suo lavoro alla grande, e ho apprezzato tantissimo l'ambientazione, ma non mi è piaciuta (nel senso che è una società basata su valori che non condivido e che i suoi membri non mi sono piaciuti). Ma la cosa non ha influito negativamente sulla lettura, anzi! Riuscite a capire cosa volevo dire?

C'è poi da dire che l'autore non è tenero col suo protagonista e che una volta ogni tanto poteva anche dargli una mano... voglio dire, Kel è in lizza per il protagonista più sfigato di sempre! E che cavolo! Ma una mano, una piccola piccola non gliela potevi dare, signor autore???
Eppure Kel è lì, che combatte... ogni volta che finisce a terra si rialza, più incazzato e determinato di prima, e noi con lui. Siamo lì, di fianco a lui, a tifare perché ci riesca, a fare il tifo per lui incondizionatamente e a insultare l'autore, perché una ogni tanto potrebbe anche mandargliela buona, ma non possiamo che ammirare la tenacia e la testardaggine di questo ragazzo.
Inoltre ci sono molte cose che il protagonista impara, perché la sua crescita è davvero completa, e molte non sono piacevoli, perché sono verità destabilizzanti, come il fatto che, alla fine, la storia la scrivano i vincitori... sempre. 
"Tutti pensano di essere gli eroi della loro storia."

E nel suo stile, l'autore crea un coming of age tra i migliori che io abbia mai letto, perché non ha paura di dire tutta la verità. Qui non ci sono soluzioni comode e spesso nessuno si offrirà di darci una mano, non ci saranno interventi miracolosi a tirarci fuori dalle situazioni, ma solo noi e le persone che ci sono rimaste a fianco. Questa è una cosa davvero rara nei libri per ragazzi, e ancora più raro è trovare libri in cui si parli di amicizie che finiscono, amicizie che sono l'esatto opposto di quella meravigliosa a cui ci avevano abituato Harry Potter con Ron ed Hermione, ma che non per questo sono meno vere, e famiglie che possono essere crudeli senza neanche accorgersene, senza essere famiglie che maltrattano apertamente. 
Non fraintendetemi, Kel non è solo ad affrontare la sua crescita, ma è solo nel momento di fare le scelte davvero importanti per la sua vita, e il suo mondo affettivo viene completamente rivoluzionato nel corso della storia.
Ho apprezzato un sacco di cose in questo libro, ve l'ho detto, ma credo che questa visione dell'autore sia la cosa che mi ha fatto amare questa storia, è stato quello che ha garantito il salto di qualità da "bello" a "veramente meritevole". 

Ero davvero curiosa di leggere questo libro, perché l'autore mi aveva già stupito una volta, ed ora sono veramente felice di potervi dire che ci è riuscito una seconda e che spero che si decidano a tradurre il secondo volume in tempi brevi, visto che a breve all'estero uscirà il terzo capitolo della serie! 

Voto:

E voi che mi dite? Avete letto questo libro? O vi ispira?
Buone letture!
S.

Commenti

  1. La tua è la prima recensione che leggo che riesce veramente a farmi venir voglia di iniziare questo libro! *____*
    Anche sono un po' spaventata dal fattore "cattiveria contro gli animali", un elemento che mi fa malissimo e che non riesco a sopportare (neanche negli horror, dove sembra sempre che un cane o un gatto non possano farcela ad arrivare a metà senza perdere almeno un pezzo o due!). Ma, considerando tutti gli altri pregi, credo proprio che proverò a concedergli una possibilità! ^^

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    1. Ad essere sincera, a livello di crudeltà sugli animali ho letto di peggio, purtroppo, questo non è terribilissimo, ma non fa piacere...
      Però sono contenta di essere riuscita ad incuriosirti, perchè secondo me merita parecchio!
      Ovviamente sono curiosa di sapere cosa ne pensi, se riuscirai a leggerlo!

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  2. Ma sai che pensavo fosse un libro molto più positivo rispetto a come lo descrivi?

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    1. Ha un sacco di messaggi positivi, ma è un libro abbastanza cupo, però la cosa non mi è dispiaciuta per niente!

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  3. Niente, lo leggerò a breve, e sappi che in parte è colpa tua perché mi ispirava prima e dopo la tua recensione ancora di più!

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    1. Ne sono davvero felice! E non mi sento in colpa per niente!! ;p Sono curiosa di sapere cosa ne penserai! :)

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  4. Non è decisamente il mio genere però ammetto che un pò di curiosità me l'hai messa

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    1. Sono contenta di averti incuriosita almeno un pochino!

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